09/mag/05

New Orleans

New Orleans! Grande capitale del sud, città del Jazz, città storica, città che non dorme mai. Questi sono solo alcuni dei nomi di New Orleans, Lousiana.

Sicuramente diversa da tutte le altre città americane che ho visitato, Tutta l'area costiera ha una storia di colonizzazione europera risalente all'inizio del diciottesimo secolo da parte spagnola, poi francese e infine inglese/americana. Come nella migliore tradizione locale tutta questa storia è oggi sostanzialmente cancellata, ne rimane traccia in parte nell'architettura cittadina del cosiddetto "quartiere francese" che però conta poche strade.

New Orleans si trova sul golfo del Messico alla foce del Mississipi, nello stato della Lousiana quasi al confine con lo stato del Mississipi. Questo vuol dire circa 460 miglia da Atlanta, ovvero circa 740km in direzione sud-ovest. Viaggio lungo, che attraversa l'Alabama, il Mississipi e un pezzetto di Lousiana. Stati verdi di boschi composti da alberi non alti, distese pianeggianti infinite interrotte solamente verso la costa dai delta allagati degli innumerevoli fiumi che scorrono placidi da queste parti.

Tutta la parte costiera è una enorme palude dove acqua dolce dei fiumi si fonde all'acqua salata del mare che si insinua nei vari golfi e insenature. Tutta l'aera, in particolare di New Orleans, è di qualche metro più bassa del livello del mare, e le interstate a quattro corsie passano sopraelevate su lunghissimi ponti che ogni tanto si sollevano per superare corsi d'acqua navigabili. Popolazione, poca. Palafitte, tante. Alligatori? dicono, parecchi.

New Orleans, la città che non dorme mai. Vero, in parte, per la zona tra il Casino e Bourbon Street cuore del quartiere francese che è un grosso rettangolo con le vie dai nomi francesi (Bourbon, Royal, Canal...) circondate da case basse, uno o due piani massimo, in legno con facciate elaborate e balconate in ferro battuto molto eleganti, spesso adornate da piante e fiori colorati. Di giorno, carrozze tirate da cavalli mingherlini portano a spasso mandrie di turisti fotografanti e cotti dal sole, di notte la puzza di sudore misto ad alcol di bassa qualità sale dal fondo stradale lurido dando alla zona il tipico odore "filthy" di Bourbon Street.

Meta turistica per tutte le età, la città offre una vivacità degna di una capitale europea. L'area tra il quartiere francese e il Mississipi è popolata da artisti di strada, musicisti, mimi, pagliacci, centri commerciali, battelli a pale per crociere sul più famoso e letterario fiume degli USA. Zona colorata e rumorosa, ogni angolo è casa di un mimo ingessato che fa finta di essere un robot con tanto di suoni, di un mimo bianco con cappello rosso con un cagnolino microscopico in peluche che si mette in posa da passeggio con le signore, un gruppo di neri rapper che intrattengono il pubblico facendo salti e un mezzo spettacolo comico. Impressionante la quantità di soldi che riescono a fare in po5chi minuti: i biglietti da 5 dollari volano, ma anche quelli da 20$ si vedono passare dalle mani di qualche spettatore a quelle dell'artista di turno.

Di notte, il popolo degli artisti si sposta di poche vie ma ai vari angoli puoi ritrovare gli stessi personaggi del giorno, chiedendoti quando dormono e se lavorano 24/7 come si dice qui. La serata inizia verso le 21.00 con la gente che affluisce su Bouron St, ma è solo dopo le dieci che si entra nel cuore della vita notturna. Si vive soprattutto per strada, i locali tengono tutti la porta aperta e la musica di vari generi diversi si riversa sulla folla che sta fuori, la gente entra nei locali per salire al primo piano e popolare i balconi traballanti da cui si domina il passeggio e le attività più particolari che iniziano più tardi.

Il resto della New Orleans diurna è più normalmente americano. Grattacieli in qualtità, sobborghi residenziali composti da villette e casette, nel complesso una sensazione di decadenza e relativa povertà con lo sfondo dei grattacieli che sono hotel , banche e grosse industrie che approfittano del porto di New Orleans crocevia di scambio tra il traffico fluviale sul Mississipi e il mare.

Dopo aver cenato da Felix su Bourbon St, ci immergiamo nella vita del quartiere francese e iniziamo i nostri pellegrinare su e giù. Ben presto ci fermiamo, perchè alle finestre del Ramada Inn un gruppo di tre ragazze hanno iniziato a dare spettacolo gettando collanine colorate e agitandosi in modo sempre più provocante sfruttando magistralmente la balaustra del balcone e arrivando ben oltre quello che si può vedere nelle vetrine dei sexy shop di Amsterdam. Lo spirito di trasgressione dilaga presto aiutato dall'alcol economico che foraggia la folla, e non ci vuole molto prima che sia la gente stessa, ambo sessi, a fare decisi streap-tease improvvisati mostrando culi e tette in cambio di collanine in plastica che vengono gettate a manciate dai balconi dove i clienti dei vari locali si accalcano. Se si è fortunati, si può assistere anche a qualche improvvisato spettacolo soft-pornografico da parte di gruppi di ragazze o occasionali ragazzi che mostrano il sedere. Le prime in cambio di collanine, i secondi in cambio di birre che gli vengono lanciate contro da disgustati spettatori.

L'altra attrazione della zona sono i giri nelle paludi alla ricerca di alligatori. Di questo ho già scritto in abbondanza ieri, ma non ho parlato della simpatica coppia Neozelandese che ha fatto il giro in barca con noi. Marito e moglie, magri e con una faccia entrambi vagamente gallinacea secondo il vecchio detto che simile chiama simile. I due sono inbarcati in un tour del continente nord-americano che nel giro di qualche settimana li porterà sulla costa est, in Canada, sulla costa ovest, e poi a casa.