26/lug/05

L'inglese

Lisa la lavandaia è una indigena nativa, di quelle cioè si di orgini europee come metà degli statunitensi (gli altri sono messicani), ma non trasferitasi qui solo per lavorare. Per inciso degli altri nativi, quelli veri, non c'è l'ombra.

Diceno Lisa è una "sudista" non in senso politico (beh anche) ma soprattutto in senso culturale e l'altra sera ci spiegava alcuni modi di dire dipici del "dialetto" del sud. Ad esempio, "how y'all doing?" che si pronuncia più o meno "haial dun" con il suono immaginato di una i tra la u e la n, e vuole dire "come state?" riferito a un gruppetto di persone. Similmente ma più sincopato è "didya eat?" pronuncia "gigiait?" che significa, "avete già mangiato?". Io no, sto aspettando che Luca si scolli di torno testina, che si è invitato da solo in piscina, per cenare.

Approposito di testina e dell'inglese, l'altra sera ne ha combinata una nuova delle sue lasciando un messaggio a Lianella nella sua segreteria telefonica che iniziava con "I am very ugly" letteralmente, io sono un cesso. Ora al di la dell'incontrovertibile realtà di questa affermazione sacrosanta testina veramente voleva dire "i am very angry" cioè sono molto incazzato. Ma non è finita qui, perchè il suo messaggio proseguiva con "what the dick is happening", letteralmente "che casso succede", ma in realtà espressione priva di qualsiasi significato in inglese tanto che Lianella ha pensato che testina le stesse dando della cazzona. Una forma più corretta sarebbe stata "whats going on" o "whats up", ma tant'è che all'inglese di testina ormai ci saremmo assuefatti se non continuasse a estrarre dal suo cappello magico espressioni sempre più comiche. A suo parziale sostegno posso aggiungere che Just Man non è da meno, il suo inglese migliora soprattutto nella pronuncia di una parola: just, la usa talmente tanto che ha contagiato pure me e da un po' mi ritrovo a usarla come intercalare casuale, tant'evvero che le cattive abitudini si prendono con facilità mentre quelle buone scivolano via come saponette su uno specchio.

La ditta T&t ha nuovamente dato spettacolo questa volta ai fornelli, implicati nello sviluppo di una complessa pasta alla carbonara a casa di testina: addirittura l'ordine in cui gli ingredienti vanno versati sulla pasta è diventato motivo di accesa discussione, ma nonostante tutto la cottura è risultata a puntino. Sarà perchè abbiamo posto in gioco l'onore di Testone di essere in grado di cucinare una pasta meno scotta di testina, compito peraltro decisamente facile. Il risultato finale è stato più che valido nonostante durante la fase di preparazione la cucina sembrasse più un ring che uno spazio di arte creativa.

Domani pomeriggo arriverà Edoardo, il mio futuro compagno di viaggio per la lunga traversata costa-costa che intraprenderemo venerdi, e avrà hailui unico tra tutti voi lettori la possibilità di conoscere i personaggi di queste pagine dal vivo. Sempre che riesca ad arrivare dopo cotanto lungo viaggio!