16/mag/05

"Faticare" all'Americana

Oggi ho apprezzato con maggiore convinzione il bel clima della Georgia a maggio. La giornata soleggiata e calda è stata un sollievo dopo il freddo piovoso del Minnesota lo scorso weekend. Lassù era necessario il riscaldamento in macchina, quaggiù è necessaria l'aria condizionata.

Questa mattina siamo andati di nuovo alla linea di volo, nell'angar dove il C-130J italiano è ospitato. Ci ha accolto Mike, il supervisore dei lavori, uomo sulla cinquantina con un viso rettangolare e un paio di occhiali a tartaruga. Dopo essersi lamentato della carenza di personale a sua disposizione ci ha mostrato lo stato di avanzamento dei lavori e abbiamo passato la giornata a girare per il velivolo facendo domande ai tecnici e findandoci all'aperto ogni volta che il rombo assordante dei motori di un F22 in fase di decollo di strappava ai nostri pensieri. Abbiamo anche osservato un C-130J fare le prove di touch-and-go (inzia l'atterraggio e poi mentre rulla invece di frenare accelera e decolla di nuovo). Il C-130J sembra un pachiderma quando si solleva dalla pista al confronto dell'agile F22 o dell'ancora più leggero F16 che fa da aereo-spalla al F22 nei voli di prova.

L'aereo italiano è stato stivato in un hangar deserto a un margine dell'area di volo, vi è stato assegnato un numero ridicolmente basso di persone a lavorare, e l'impressione complessiva di alacrità e impegno fa a gara con l'immagine di un gatto placidamente ronfante dietro una finestra in una giornata di sole caldo.

Questa sarà anche l'america dove la gente arriva a lavorare alle 6am e esce dall'ufficio alle 6pm (almeno così ci dice Dennis Lucia), ma in queste dodici ore non lavorano molto più di noi italiani. Probabilmente ci hanno preso in giro tutto questo tempo, e bevono il caffè orribilmente annacquato perchè hanno capito: se il caffè dura due ore la pausa caffè ne dura altrettante.

Questa sera siamo andati a fare un giro in un supermercato dell'eletronica in periferia di Atlanta. Immenso. Corridoi e scaffali lunghissimi da cui sporgono vagonate di tutto e cariolate di più. La sezione informatica comprende centinaia di computer, schede madri, schede wireless, modem, processori, ventole, case, monitor, stampanti... La sezione eletrronica è stracolma di attrezzi, saldatori, cavi, piastre, componenti... La sezione audio/video rigurgita di megaschermi che occhieggiano l'omnipresente Star War 3 che qui a breve sarà nei cinema, la sezione musica si compone di sconfinati corridoi ricoperti di CD musicali in offerta dagli 8$ ai 16$, film e concerti a metà prezzo. Abbiamo girato rapidamente la metà dei corridoi che ci poteva interessare e ci abbiamo messo più di un'ora.

Stremati (Luca ed io) dal girare e al tempo stesso consapevoli di dover tornare e felici di non aver ceduto a spese inutili, finiamo per litigare con una pompa di un vicino distributore di benzina che non vuole spillare il puzzolente ma ricco di ottani liquido che fa andare avanti mica solo la Ford Focus di Luca o la mia Pontiac Vibe ma tutto il mondo. Presunto civilizzato o presunto no.