17/lug/05

Rafting!

Oggi Armando, testina ed io siamo andati a fare rafting sull'upper Ocoee river, in Tennessee, il fiume che fu utilizzato nel 1996 per le Olimpiadi che si tennero a Atlanta. Questa mattina, con i canonici cinque minuti di ritardo, mi si presentano i due compari sulla decapottabile di testina, e già cominciamo male.

Tralasciando la tendenza di testina a guidare stando in mezzo alla carreggiata proprio sulla linea di mezzeria, il momento peggiore dell'essere con lui in macchina è stato quando ha chiuso le chiavi dentro il portabagagli e mi sono dovuto incastrare tra la capotte e i sedili per riuscire a ripescare il suo zaino smontando mezzo rivestimento del vano dove si ripone il tettuccio quando è aperto. Durante il viaggio di ritorno almeno ci siamo goduti un'oretta di cielo sopra le nostre teste, in effetti avremmo goduto di più se testina non si ostinasse a guidare a 100km/h e più che con il tettuccio aperto non è il massimo del comfort. Principale nota positiva, con tutto il casino del vento non si riusciva a sentire la sua voce.

L'esterienza di viaggiare su una decapottabile aperta è unica e aggiunge un mondo intero al concetto di viaggiare in auto, si apre una dimensione olfattiva unica in cui l'odore della natura intorno, del bosco o del prato o anche perchè no del letame, ti circonda e ti rende partecipe della realtà intorno invece che semplice viaggiatore che passa e va. Allo stesso modo i suoni ti raggiungono liberamente non smorzati dal tetto ne distorti dai finestrini, e se l'autista è abbastanza furbo da guidare non troppo veloce odori e suoni si mescolano e indietreggiando con il sedile lasciare vagare lo sguardo tutto intorno è uno spettacolo, per non parlare della possibilità di abbassare lo schienale e perdersi nel cielo seguendo le nuvole.

Tornando al rafting, ci siamo trovati con un gruppo di ventisette persone, Pat Greg e Robert e altri loro amici, quasi tutti in coppia. Abbiamo riempito quasi sei canotti, il nostro contava noi tre italiani, Richard e Antony una coppietta dolcissima, e Adam un palestrato istruttore che ci ha guidato con perizia tra le rapide olimpiche. L'esperienza del rafting è, per dirla con una parola, una figata. Oltre a inzupparci completamente, cosa che ha aiutato a sopportare il caldo della giornata, abbiamo affrontato diverse rapide di livello "3" e di livello "4", il massimo è "6" ci dicono. L'inizio è tranquillo e ci scaldiamo allenandoci a pagaiare (paddle in inglese da cui coniamo il termine pedalare) sincronizzati, la coppietta davanti, Armando e io in mezzo, testina dietro. Testina si impegna, ma non riesce a sincronizzarsi un granchè sbattendo quasi sempre contro la mia pagaia. La prima rapida a meno di un minuto dalla partenza vede il primo (e nostor unico) caduto in azione: un uomo di uno degli altri canotti casca in acqua e viene raccolto da noi. Dopo un rapido trasbordo ripartiamo con gli elogi di Adam per l'operazione di salvataggio e per la sincronia di pedalata che stiamo raggiungendo.

Tutt'altra storia Humungus e Godzilla, le due rapide che ci aspettano poco dopo, due mulinelli insidiosi molto ravvicinati, noi sotto i comandi decisi di Adam pedaliamo a tutta birra e riusciamo a raggiungere abbastanza velocità da superare anche il secondo, ma il tempo di fermarci poco dopo e un canotto che ci segue viene ingurgitato da godzilla e i suoi sei occupanti sbalzati in acqua trascinati dalla corrente veloce, dal fianco del fiume partono una serie di corde ma un paio di persone saranno recuperate solo parecchio più a valle quando il fiume si calma nuovamente.

Ormai il tragitto è quasi completato, ma per farci divertire un po' Adam decide di piazzare il canotto proprio sotto una piccola cascatella e tenerlo li per diversi minuti trasformandolo in pratica in una vasca da bagno a cielo aperto tra spruzzi e secchiate d'acqua gratuite e rinfrescanti. Nell'ultimo rilassato tratto di fiume ci scappa anche un bagnetto, e infine una strizzata da capo a piedi prima di mettere piede sul pulmino che ci riporta alla base.

In tutto, molto divertnete o come si dice qui, lots of fun.