12/lug/05
Temporale
Vedo in lontananza matasse di nero e grigio avanzare dall'orizzonte verso di me, mentre mi passano sopra la testa posso osservare nei minimi dettagli creste, cime, vallate come fluidamente scolpite nelle nuvole sempre diverse. Veloci, minacciose, le nuvole anneriscono il cielo dietro di me mentre davanti l'azzurro speranza viene inghiottito a una velocità che mette i brividi, improvvisamente si alzano folate di vento che fanno vibrare i cartelli stradali e piegare le chiomde degli alberi, è questione di secondi prima che foglie, pezzi di rami e oggetti più o meno indentificati (ma di chiara origine terrestre) iniziano a volarmi intorno.
Le nuvole mi ricoprono investendomi del loro silenzio, anche le folate di vento non hanno il coraggio di rompere la magia di quei pochi istanti che annunciano i lampi lontani e i tuoni, ora direttamente sopra e intorno a me, istanti che consigliano alla persona prundente di trovare velocemente un riparo e allo stolto di restare allo scoperto per assaporare con tutti i sensi la magia dell'inizio di un temporale. E che temporale! L'odore di pioggia cade al suolo quasi subito e solo il picchiettare delle gocce sulle foglie dei cespugli intorno a me batte il naso, la pelle è ultima nel ricevere la sensazione della pioggia.
Ancora una giornata rovinata da un pomeridiano temporale estivo, ormai è la quotidianità. Comunque il tempo dovrebbe lasciarci un po' in pace almeno fino alla prossima settimana quando un nuovo uragano potrebbe colpire la Florida e farsi sentire fino quassù ad Atlanta, vedremo che succederà, che cosa il buon Dio, per chi ci crede, mare Natura per i miscredenti spirituali, il dio delle tempeste per i pagani, la casualità del clima equatoriale per gli atei, una sterile probabilità per gli scettici, ha in programma per questo noioso angolo di mondo.