04/mag/05

Il gioco delle tre carte

L'argomento di oggi è stato: come ci dividiamo nelle stanze a New Orleans? Ci sono diverse scuole di pensiero, e diversi problemi.

(nota: a seguire i nomi sono volutamente mescolati)

A. è disposto a stare con B., C. non è disposto a stare con D., B. starebbe con A. e con me ma se dovesse scegliere tra C. e D. preferirebbe lo stesso A. e me. A. C. ed io vorremmo fare una stanza con B. e D., ma questo non è possibile a meno di non rischiare i fuochi d'artificio, sedie che volano e urla tali da far cadere il motel a causa della lieve incompatibilità caratteriale tra i due soggetti in questione. Alla fine, nulla di fatto, penso che finiremo per estrarre a sorte.

Tuttavia rispetto a ieri si è aggiunto un nuovo elemento: riguarda la mancanza del terzo letto in una delle due stanze. Questo significa che l'agnello sacrificale (cioè il sottoscritto) dovrà munirsi del suo fedele sacco a pelo e dovrà trovarsi un angolino di tappeto su cui accoccolarsi per la notte sperando che non sia troppo duro...

Beh ora la faccio tragica ma in realtà sono ben contento di dormire sul pavimento. Ok, non sono matto e nemmeno scemo (beh, a dire il vero... forse...), voglio dire che innanzi tutto sono l'unico con il sacco a pelo, poi non mi dispiace dormirci per un paio di notti, già l'ho fatto in passato a Bristol, in Olanda, le due estati scorse nel corso dei miei viaggi negli USA.

Beh, abbiamo passato una intera pausa pranzo dietro queste importantissime faccende, pausa pranzo che oggi abbiamo dedicato a scoprire le raffinate prelibatezze di un vicino ristorante cinese (Double Dragon) che a pranzo fa un buffet all-you-can-eat for just 5.95$+tax. In pratica, mangi quanto vuoi e paghi sempre 6.25$ più eventuali bevande (1$ per la cocacola con free refil). Caratteristica particolare del locale il Mongolian Barbecue, dove un muscoloso orientale dal viso affumicato ti rosola su una enorme piastra circolare al momento la tua scelta di carni (bue, maiale, pollo, tacchino) e verdure condite con varie salse. La mancia di un dollaro è d'obbligo in questo caso non solo per evitare spiacevoli scambi di vedute con i bicipiti dello spadellante rosolatore ma anche per assicurarsi una cottura a puntino della carne.

Tornando a casa dalla spesa, Luca mi ha dato lo spunto per una riflessione sullo spreco di materiali che si fa qui in america, infatti al supermercato ci hanno dato quasi una busta per ogni articolo acquistato, le salviette di carta e in generale gli oggetti usa e getta vanno per la maggiore, e quando devono ristrutturare un edificio fanno che buttarlo giù (tanto è fatto di legno) buttare via tutte le macerie e ricostruirlo.

Ma qui gli spazi sono grandi, le risorse sembrano infinite e poi ci stupiamo che l'americano medio non riesca a comprendere l'importanza della tutela della natura e del rispetto del protocollo di Kioto. Certo si fa presto a criticare da casa, ma occorre entrare in contatto con le persone, conoscere il loro modo di vivere per capire davvero. E poi criticare con più consapevolezza!