05/lug/05

Rientro

Dopo il freddo di New York l'afa di Atlanta mi pare quasi normale. Quasi, perchè sempre afa rimane e ti colpisce come un martello uscendo dal supermercato, entrando nella macchina parcheggiata sotto il sole, addirittura ti assale uscendo da casa al mattino mattiniero come un gallo, solo che non canta. Al suo posto cantano gli impianti di condizionamento cantano le ventole di raffreddamento poste sotto la mia finestra, cantano la notte quando mi addormento e cantano al mattino quando mi sveglio con una voce sommessa e ronzante come omeriche sirene.

I colleghi sono tornati dalla loro vacanza a Las Vegas, sono partiti in tre e sono miracolosamente tornati in tre dopo aver minacciato e/o rischiato di lasciarsi indietro testina più di una volta e resistendo alla tremenda tentazione di gettarlo dentro al Grand Canyon. Ad esempio quando invece di partire alla volta del Grand Canyon testina preferiva dedicarsi alla sauna (gratis) dell'albergo, o quando voleva rinviare la visita della "strip" di Las Vegas a dopo un bagno in piscina. I due poveri colleghi sopravvissuti sembrano veramente provati, e io stesso ho faticato ad abituarmi nuovamente allo stressante fiume di parole non sempre connesse e spesso non richieste che rotolano roboanti fuori dalla bocca di testina.

Mi pare in conclusione che sia stato un buon weekend per tutti, ora però tocca tornare alla routine quotidiana con unp'attività nuova e del tutto adatta a Luca: fare gli inviti per il party che organizzeremo a casa nostra per festeggiare il suo compleanno sabato prossimo. Si è chiuso meticolosamente in camera e, cornetta alla mano, chiama gli amici e le altre persone conosciute in questi mesi di permanenza Atlant(ic)a. Vedremo quanti saremo, in ogni caso non penso più di una decina in tutto, e si cercherà di arrangiare una cena all'impiedi sfruttando tutte le nostre capacità di arrangiamento all'Italiana per superare le mille difficoltà del caso; abbiamo solo quattro sedie in tutto, una pentola e una padella! Basteranno i bicchieri?