02/giu/05

L'Italia

Come vedrebbe l'Italia un americano? Piccola. Strette le strade, affollate e caotiche le città, piene di gente le strade, piccole le case, piccole e brutte le automobili. Ma non solo, pazzi gli italiani alla guida, gravemente carente la segnaletica orizzontale, assolutamente non rispettati i limiti.

Al tempo stesso sarebbe sorpreso dalla presenza di quelli che lui, soprattutto se è giovane, non ha mai visto: piccoli negozi alimentari, piccoli negozi tipo fotografi, botteghe artigiane... tutte cose che per la sua esperienza sono catene di grandi corporazioni.

Sarebbe anche colpito dalla confusione di case di abitazione e negozi, insieme sulla stess astrada anzi nello stesso edificio. Probabilmente la prima sera cercherebbe di trovare un negozio aperto dopo le otto di sera, in vano, e con qualche cristone.

Il ritorno a casa è stato lungo ma all'arrivo ho trovato mio padre ad aspettarmi, e fa sempre piacere essere attesi dopo un lungo viaggio soprattutto da una persona con cui si scambia un grande legame di affetto. Le prime impressioni, non sono state molto diverse da quelle che ho scritto poco sopra.

Per fortuna oggi siamo riusciti a fare una gita in montagna perchè dopo due mesi di colline poco convinte e decisa pianura qualche cosa dentro di me iniziava a urlare fatemi andare in alto! Datemi spazio intorno! Roccia! Siamo andati in Francia, alla faccia di Denis Lucia, e abbiamo fatto lo splendido colle del Lautaret che con i suoi 2000 metri e la vista sui ghiacciai toglie il fiato. Un piccolo respiro, dato il poco tempo, spero sufficente per arrivare al mio prossimo ritorno in patria, che parola stupida. Patria? Che cosa sarebbe? Che senso hanno i confini nazionali oggi? Patria? la padania? l'italia? l'europa? il mondo? O quello che c'è scritto su un documento?