03/giu/05

Torino

Ieri sera grande incontro in piazzeria con gli amici e le amiche più care di Agape. Sono partito, in ritardo e per colpa di due tedesche, da casa per raggiungere il luogo dell'appuntamento preoccupato di essere in ritardo, ma una rapida telefonata al Pigoz mi ha rassicurato: prenditela comoda, tanto siamo italiani...

Verissimo, infatti l'ultima Alice ci ha raggiunti, sconvolta, verso le nove dopo aver girato Torino su e giù alla ricerca di un senso per le iniziali P.N., che non è Porta Nuova, almeno in questo caso. Ma la cosa importante è esserci tutti alla fine, e avere il tempo di parlare, raccontare. Almeno nel tempo libero lasciato da Claudia...

La serata corre via veloce, tra il Pigoz alla ricerca di un supporto valido per i suoi acquisti, pare Fnac e parte provenienti dagli USA e un paio di focacce atte a spezzare la fame in attesa di addentare delle vere pizze, rotonde piene di mozzarella filante (meglio se di bufala), gustose... poi in realtà troppo salate ma comunque discretamente valide. Almeno per un povero emigrante ritornato a casa e che se la tira un po'.

Poteva forse finire la serata senza una bella granita del Siculo? Sarebbe stato come non mettere la tradizionale cigliegina sulla torta, come la mentina finale del "Senso della vita", come fare cento e non cento e uno, in breve, sarebbe stato meglio per la linea ma, come mi insegna mio padre, mica c'è solo la linea nella vita... e d'altra parte come dice Gemma, sono dimagrito quindi viva una granita gigante!

Oggi ho scorrazzato le amiche tedesche, Julia e Beka, per Torino alla ricerca discretamente disperata dio una piazza che piacesse a Beka dribblando cantieri palazzi in restauro strade impraticabili, facciate luride, schivando automobilastri innervositi dal traffico caotico che cercano di accorciare la strada prendendo una scorciatoia che passa sopra i nostri piedi. Davvero non mi ero mai accorto che Torino fosse così sporca, non tanto come rifiuti per le strade ma proprio come edifici. Se fossimo ai tropici potrei capirlo, siccome è estate semplicemente le case si sono abbronzate dalla mia partenza ad oggi, hanno preso quel bel colorito scuro che è caratteristico di una pelle valorizzata dai raggi del sole colorito sano naturale e invidioso. Invece, sui palazzi è sgradevole, offuscante e chiaro segnale di un'aria esageratamente inquinata. Ci vorrebbe una bella cura ripulente, ma credo che solo l'idea di vedere altre impalcature o altri operai al lavoro sarebbe talmente deleteria per i poveri abitanti di Torino che è meglio soprassedere e tenersi la citàà così come è.

Però una bella chiusura totale al traffico del centro storico sarebbe veramente auspicabile. E i commercianti scoprirebbero un aumento dei clienti invogliati a passeggiare con più tranquillità e salubrità in un bell'ambiente urbano piuttosto che chiudersi in qualche centro commerciale in periferia. Questa è la mia idea. Come dice Julia, in italia usiamo troppe auto, e non ne abbiamo bisogno.