L'addio e la partenza

Questa ultima mattinata da isolani di Samotracia l'isola ci sveglia con un vento molto forte, costante da nord-est che rende quasi impossibile restare in spiaggia. Abbiamo deciso di cercare riparo poco fuori da Kamariotisa appoggiandoci contro il muro sud di una piccola cappella ortodossa tutta bianca e con il tetto rosso: il vento è così un po' schermato e gli unici suoni che riempiono l'aria sono il suo sibilo e il suo rombo, piccole folate si avviluppano intorno al muro dietro le nostra spalle tormentando la bassa erbetta del prato.

Il cielo blu e il mare scuro leggermente mosso, il sole caldo che contrasta gli sbuffi di aria che riescono ad arrivare fino a noi. Mancano poche ore al traghetto per Alexandropuli.

Mentre il vento, come un triste richiamo, continua a spazzare l'isola noi ci prepariamo all'ultima partenza, l'ultimo traghetto per la costa non senza malinconia per le belle ore e i lunghi baci scambiati sotto questo sole settembrino ma ancora caldo caldo e questo cielo meravigliosamente azzurro tutti i giorni.