Hurricane Ridge

(8) Nel cuore delle Olympic Mountains

Hurricane Ridge è un posto splendido, si trova a 5400 piedi di altezza cioè un pò meno di 2000 metri con una ampia e splendida vista sul circolo interno delle Olympic Mountains, con Mt. Olympus e tutto il circolo dei ghiaccai interni.

Sono montagne più basse delle alpi occidentali ma non meno maestose. L'ambiente subalpino è pieno di fiori colorati blu, rossi, gialli, bianchi, di imponenti alberi e si fonde senza soluzione di continuità nelle chiazze di neve sui versanti nord.

Una serie piuttosto fitta di sentieri lastricati circonda Hurricane Ridge e percorrendoli si può raggiungere l'inizio di sentieri più seri come quello che ho percorso che in tre miglia (meno di due ore) con molta calma mi ha portato a Kalahane Ridge, un colle con una magnifica vista sul distante Mt Baker, su tutto lo stretto di Juan De Fuca, e sulla costa Canadese rendendo un gran merito alla salita. Girandosi dietro, dominano ancora i ghiacciai interni e la massiccia serie di monti del parco naturale.

Questa zona è piuttosto popolosa in termini di animali e non di uomini. Da che mi son seduto ho incontrato uno scoiattolo che mi ronza intorno un pò spaurito, ogni volta che alzo la testa lui si allontana di un metro per poi riavvicinarsi poco alla volta con quel suo fare rapido a scatti. Ora ne è arrivato un secondo con la coda un pò più piccola e il primo non l'ha gradito molto: ha iniziato a emettere tutta una serie di schiocchi e pernacchie decisamente eloquenti. Ora ha cacciato a zampate quello più piccolo restando padrone dell'area. Sono animali piccoli, diciamo 10cm più la coda di un colore grigio marrone con una striscia più scura sulla schiena, la coda sembra molto soffice e mobile, lunga e non molto gonfia. Il musetto è lungo e affilato, così le orecchie.

Lungo la salita si incontra una grande varietà di vegetazione e il profumo dei fiori è molto intenso. Ho incontrato e chiacchierato un pò con un professore universitario della South California che viene qui d'estate per scappare dall'opprimente calore delle sue parti.

Proseguendo in cresta si può camminare ancora un pò senza perdere quota e si gode di un bel panorama a nord sull'oceano e a sud sul Mt Olympus. Ho incontrato ancora un paio di persone che hanno desiderato dirmi che la cosa più bella che hanno visto in Italia sono state le cinque terre. Al ritorno ho incrociato un anziano signore di New York che ho accompagnato al parcheggio e abbiamo scambiato un pò di parole: un altro americano che ritiene Bush un idiota pericoloso, questo signore pensa anche che Sharon sia da perseguire per crimini di guerra. Mi ha invitato da lui se mai dovessi passare per la costa est. Mi ha anche consigliato di visitare l'Alaska prima che Bush la rovini scavandoci pozzi di petrolio.

Tornando da Hurricane Ridge notavo come le corsie stradali siano differenti qui rispetto all'Italia. Innanzi tutto non esiste il concetto di corsie veloci o lente: su tutte si procede alla stessa velocità così che ad esempio per fare le inversioni di marcia sulla highway si usa riservare un pò di spazio al centro delle carreggiate, cosa che in Italia sarebbe un invito al suicidio. Spesso sulle strade di città si usa avere tre corsie e riservare quella centrale solo alle svolte a sinistra così da non impicciare il traffico, e si può star sicuri che nessuno usa tali corsie per superare. La corsia di destra si usa di solito solo per uscire o per girare, così bisogna prestare molta attenzione a dove ci si incolonna per evitare di essere costretti a fare strane manovre.

Mt Olympus L'oceano sullo sfondo Hurricane Ridge