Port Angeles

sempre lungo la costa nord-ovest della Olympic Peninsula

Oggi è una giornata uggiosa, tante nuvole scure ma fin'ora per fortuna niente pioggia. Ho diretto le mie divagazioni verso Port Angeles, cittadina non lontana da Sequim, dove per vicino si intende 50km.

Al visitor's center si viene accolti da due anziane signore molto cordiali e simpatiche pronte a mostrare la strada per qualsiasi destinazione nei paraggi. Ho preso un libro di immagini molto bello della penisola da mettere a casa al fianco del libro su Hardevijk. Ho fatto un bel giretto per downtown che consiste in 1st street e front street, la cosa più interessante sono sicuramente i negozi. Ho visitato un negozio/museo di "robe" militari dove si possono trovare divise U.S.A. di tutte le epoche assieme ad una bandiera Japponese presa a Guadalcanal, una nutrita collezione di fucili e mille piccoli oggetti, il tutto più o meno in vendita. Sullo stesso isolato un negozio gestito da uno scorbutico e incartapecorito signore che vende puzzle e libri usati. Sull'altro lato di 1st street c'è il Clallam County Museum con una modesta raccolta di oggetti d'inizio secolo (preistoria per questa gente). Uno svogliato militare sorveglia l'accesso ai piani superiori dove ci sono alcuni uffici federali.

Risalendo nuovamente per la strada sono rimasto colpito dalla vetrina di una libreria dove appare un grosso cartello con su scritta una lettera anonima indirizzata a Bush, definito Cowboy in chief, che dice in sintesi che mandi le proprie figlie in guerra e dica la verità su quanti ragazzi sono morti tra i soldati U.S.A. in Iraq. Il negozio vende libri nuovi e usati mescolati sugli scaffali, il proprietario è un signore giovane che ha, dopo poche parole, chiarito le sue idee definendo Bush "The Idiot" cioè l'Idiota e si poteva sentire la maiuscola. Un tizio entrava proprio in quel momento, ha sentito "Idiot" e ha detto: "state mica parlando di Bush?". Sembra davvero che non sia ben visto da queste parti. Ancora non ho incontrato nessuno che non dico lo apprezzi ma almeno non lo consideri incapace di governare la nazione: non bisogna infatti dimenticare che è stato eletto da meno della metà del 40% degli aventi diritto.

Poi mi sono fermato a mangiare un sandwich, che qui significa un grosso panozzo ripieno servito con una montagna di patatine fritte in un locale molto caratteristico e accogliente, tipo ristorantino americano anni 60 con le poltroncine rosse, la proprietaria sdentata e tre o quattro persone che penzolano sedute al bancone sotto delle grosse insegne colorate che dicono "budweiser". Curiosi distributori, vuoti, di sigarette sono incorporati nelle pareti e la poca luce nel locale rende i colori più caldi. Per dare un tocco al tutto un rumoroso impianto di ventilazione mescola i suoni e rende ancora più incomprensibili le parole degli scarsi avventori intorno a me.

Dopo il pranzo sono andato fino a Edzik Hook che è la punta della scogliera che protegge la baia di Port Angeles dalla furia di un oceano oggi piuttosto calmo. E' un luogo molto triste, e l'esistenza di una pista ciclabile che arriva fin lì mi lascia molto perplesso, deve passare in mezzo a un complesso industriale tra fumi puzzolenti e camion in manovra, e poi tra piccoli moli mezzi marci abbandonati fino a una fila di scogli che coprono una spiaggetta più o meno estesa a seconda della marea. Io non ci tornerei una seconda volta.

Cambiando discorso vorrei notare come in tutta la zona compresa Port Angeles downtown non ci sia gran paura dei furti e non solo si lascino le auto con i finestrini aperti e le cose in vista all'interno ma addirittura si lascino i negozi aperti mentre i proprietari vanno a pranzo. Chiusa la divagazione.

Sono poi andato a spedire le cartoline e poi all'Olympic National Park visitor's center di Port Angeles lungo la strada per Hurricane Ridge dove domani voglio recarmi per fare una gita, spero bella, sperando che il tempo sia bello come la signora ranger mi ha detto. Dovrei, sempre secondo lei, poter incontrare marmotte, alci, orsi, scoiattoli, e forse anche un animale il cui nome qui si pronuncia "caiòdi" e che si scrive Coyote. La zona ne è piena, sembra infatti che Merry, uno dei gatti di Bonnie sia stato mangiato da uno di loro una settimana fà.

Per concludere ho fatto un giro al Port Angeles Fine Art Museum e sono rimasto molto perplesso perchè consiste in un edificio chiuso e deserto circondato da un bosco (qui tutto è bosco, diciamo un boschetto con radure) in cui sono piazzate delle "opere d'arte" alcune delle quali interessanti e significative e altre un pò misteriose. La solitudine e il senso di essere un pò fuori dal mondo rendono più assurdo tutto il posto.

Port Angeles dimostra in modo lampante perchè downtown sia centrale in una città americana e perchè qui tutti si muovano in auto anche per pochi isolati. Appena fuori dai 6 isolati di downtown infatti sembra di essere in periferia, diventa tutto un pò squallido. I negozi fuori downtown sono come isole che si possono raggiungere solamente con l'auto. Comunque essendo qui il traffico rilassato la cosa non sembra pesare ne aggiungere stress.

Sera, casa di Bonnie. Ieri scrivevo che le confezioni qui sono grandi, ebbene ho appena finito con grande fatica una porzione di popcorn da microonde immensa.

Campana al porto Murales per downtown Lettera a Bush Downtown Port Angeles