Salt Lake City, verso nord

Kanab (UT), Boise (ID)

La tappa degli ultimi due giorni ci ha portato dal mormonico Utah fino in Idaho. Oggi abbiamo girato Salt Lake City, capitale dei mormoni, unici pseudo cristiani al mondo a avere un vangelo "esteso" da libri di profeti americani guidati dal famoso Mormon. La città, per dirla alla Edo, è una aiuola tanto è pulita linda e fiorita, dominata dall'enorme tempio di Mormon che si trova guarda caso, proprio a due passi dal campidoglio dello stato.

Per il resto, se si esclude una breve visita al meraviglioso Zion National Park, questi due giorni sono passati seduti sulla fedele Cocchina con la compagnia di Cocco, il nostro alligatore di plastica con la testa che dondola sul cruscotto, percorrendo le lunghe miglia dal confine con l'Arizona al sud dell'Idaho, da Kanab a Boise (pronuncia, "bòisi") con pernottamento a Salt Lake City.

Tralasciamo le varie avventure con i motel le cui stanze non si dovrebbero mai analizzare troppo approfonditamente per la pulizia, tra asciugamani sporchi e letti dal dubbio igiene. Percarità nulla che non passi il mio vaglio, per mia stessa ammissione molto lasco, ma Edo l'igienista usa un occhio troppo critico con conseguenti lamentele e borbottamenti.

Nulla di che alla fin fine e le chiacchiere lungo le freeway americane tra me e Edo ci tengono svegli, mentre di sottofondo i CD girano e rigirano propinandoci le stesse tracce almeno due volte prima di venir sostituiti con altri. Generi preferiti, classica, country e bluegrass, adatti alle lunghe e deserte distanze del west. In due giorni abbiamo percorso la HW-89, la I-15 nord e la I-84 west.

Oggi, arrivati a Meridian, sobborgo della metropoli Boise che avrà 50.000 abitanti e si estente su una soperficie grossa come Torino, abbiamo preso posto in un Best Western (solito rito di controllo della pulizia da parte di Edo, con i soliti esiti sconfortanti) e abbiamo fatto la conoscenza con due italiani, padre e figlio, Bolognesi molto simpatici, arrivati da poco negli USA e sulla strada per un anello dall'Oregon per Idaho, Montana e South Dakota, con cui abbiamo scambiato un po' di sana complicità favorita dall'isolamento culturale che da dieci giorni ci ha isolato da nostri compatrioti. Oddio, non che rimanere isolati ci dispiaccia molto, però abbiamo apprezzato l'occasione di passare una serata tranquilla con un paio di persone simpatiche, e italiane, in un posto mezzo assurdo come Biose,ID.

Abbiamo localizzato una vicina (in senso americano, qualche chilometro) steakhouse (bistecchieria) Texana dove ci hanno servito porzioni decisamente non texane nelle dimensioni, ma comunque più che sufficenti a saziarci. I nostri amici bolognesi sono stati dei validi conversatori resistendo alla logorrea combinata mia e di Edo, certo una bella impresa, tra una birra e l'altra, per la prima volta buona, e delle bistecche da leccarsi i baffi, tra foreste lussuriose e altre amenità simili. Approposito, amici Bolognesi, se mai capiterete su questo sito web mi farebbe piacere scrivere qui i vostri nomi, contattatemi per email a willy@gardiol.org