Bryce Canyon e Grand Canyon

Da Escalante (UT) a Kanab (UT)

Il risveglio a Escalante è stato splendido, tra un panorama severo e animalesco nella sua brullità e spogliatezza e la gentilezza della nostra ospite che ci ha offerto una sontuosa colazione, che non ha giovato a Edo il delicato di stomaco, composta da un robusto taco a base di pancetta patate e uova, succo di arancia e caffé all'americana (the per me).

La HW-12 ci ha portato in poco tempo a Bryce Canion dove abbiamo pagato lo spropositato biglietto d'ingresso per vedere un po' di pinnacoli rossastri raggruppati su uno scosceso pendio roccioso, che detto così sembra piuttosto una fregatura ma in realtà è veramente bello, solo decisamente troppo affollato.

Con il pianto nel cuore abbiamo abbandonato la splendida HW-12 barattando i canyon rossi con una insipida pianura collinosa tra il bianco e il verde di smorti cespugli in direzione di Kanab, Utah, e da li il North Rim del Grand Canyon meraviglia spettacolare di un improvviso e grandioso spacco nel terreno che taglia l'altopiano dell'Arizona senza prevviso. Il parco naturale del Grand Canyon si divide in South Rim e North Rim, quello sud è quello più turistico, mentre quello nord dove ci siamo recati è meno visitato quindi ancora più tranquillo e incontaminato. Allo spettacolo mozzafiato (a cui a dire il vero ci stiamo ormai abituando un po' troppo) che ci si è parato davanti, e che è riuscito anche a risolvere i problemi del costipato Edo, creato da millenni di tenace impegno del fiume Colorado nello scavare la friabile roccia dell'Arizona che oggi si concreta in un canyon improvviso profondo quasi mille metri tra pinnacoli e mille ramificazioni, dicevo a questo spettacolo si sono aggiunti tantissimi incontri con la vita animale: innumerevoli cerci e deer-mule, tacchini selvatici e addirittura un'aquila che ci è passata davanti alla macchina all'improvviso. Incontro inatteso, tra turisti giapponesi e tedeschi, un nutrito gruppo di Amish con i vestiti tipici, le cuffiette e le scarpe da ginnastica.

North Rim si trova alla rispettabile quota di 2700 metri, con una flora invertita rispetto alle nostre Alpi: ad alta quota si trovano gli alberi e i fiori, scendendo via via verso il fondo del Grand Canyon (che oltretutto non si vede dalla cima tanto è profondo) la vegetazione sparisce inghiottita da un ambiente sempre più roccioso e desertico.

Unica distrazione della giornata una deviazione non programmata quando abbiamo mancato un bivio e abbiamo percorso quasi 50 miglia (80km) di deserto prima di renderci conto dell'errore e fare una inversione a U (che nostalgia, eh, Francesco...), ma prima di ridere del nostro scarso orientamento prego il lettore di considerare che il primo segno di civiltà che abbiamo incontrato, e che ci ha indicato la nostra vera direzione, ci è apparso proprio dopo 80km