Canicola

arriva l'estate

Ormai era solamente più questione di tempo. La probabilità ormai era divenuta una sicura certezza, come d'altronde tutte dopo essersi realizzate. La speranza, tuttavia, sempre filosoficamente ultima a morire anche in questo caso ci ha fatto illudere fino a ieri.

Nell'ultima settimana, complici belle giornate, ci siamo alzati e alzate tutte le mattine sperando che non fosse ancora quella, la giornata in cui l'avremmo incontrata; ogni giorno verso pranzo abbiamo guardato il cielo alzando una mezza preghiera e mezza speranza di essere ancora una volta lasciati in pace; abbiamo infine accolto il fresco della sera con la consapevolezza di averla scampata ancora una volta.

Per chi va al lavoro in auto in un certo senso è più facile, il rischio è limitato al tragitto fino alla scatoletta di lamiera poi, benchè il traffico non sia mai clemente, non c'è più nulla da temere fino a destinazione. Per chi utilizza invece mezzi più consoni a un tessuto urbano già strangolato da smog e autovetture c'è da dover sudare a ogni fermata, soprattutto sui quei mezzi più vecchi e fatiscenti che ancora servono linee meno principali.

Comunque tutti gli sforzi sono stati vani e, come qualsiasi buon meterologista di media fama potrebbe aver pronosticato, l'Afa è arrivata. Oppressiva, umida, densa. Ha riempito nel giro di una giornata tutti gli anfratti, tutti gli angoli nascosti delle case, gli androni. Salvo piccole celle degne del polo nord dove illusi possessori di arie condizionata abbassano la temperatura costringendosi e esili poco energeticamente salubri, il resto della popolazione della grande città suda e soffre con le finestre spalancate e i ventilatori accesi. Coraggio, durerà poco e poi alla fin fine possiamo sempre correre tripudianti a rinchiuderci in qualche centro commerciale per godere dell'aria condizionata e dedicarci all'attività principe del consumismo: spendere.

Ancora sono lontane quelle giornate di piena estate agostina dalle strade rigorosamente deserte, serrande abbassate e canicola pomeridiana che inizia alle dieci del mattino, la gente inizia solamente a sognarle le ferie per ora. Presto però arriveranno con la loro felice promessa della vicina fine del caldo peggiore.