Neve e sole

Camminando sotto gli alberi si sentono gli uccelli cinguettare, piccoli uccelli neri con cerchi bianchi disegnati sotto la pancia; l'aria calda e il sole trasformano questa giornata, invernale secondo il calendario, in una primavera un po' troppo anticipata mentre il cielo blu, nemmeno venato di quel leggero bianco tipico di tante giornate insipide, conntrasta con il grigio dell'inverno che solo di pochi giorni fa, quando la neve bianca cadeva prima di mescolarsi alla pioggia, ci pungeva tutte le mattine.

Ieri è inverno, fuori il cielo si mescola alla terra, grigio lui e bianca lei. La neve cambia la faccia della città uniformando i tetti alla stessa tonalità senza colore, nascondendo pudicamente le automobili sotto un cappottino discreto, riempiendo i marciapiedi di ostacoli viscidi per vecchiette e gioia di bambini. La neve, complice di scivolate giù per pendii di parchi cittadini trasformati in piste da sci per sederi e sacchi neri, maledizione di chi la mattina deve prendere la macchina e andare a lavorare, benedizione per chi può e vuole godersi un paio di giorni di straordinarietà nella vita di tutti i giorni. Fredda.

Oggi è primavera, sole e caldo, da tirar fuori di nascosto una piccola sdraio pieghevole e spaparanzarsi, rilassati, sfruttando magari proprio una di quelle piste di cemento dove rullano gli aerei, a pochi metri, giusto qui fuori. E' una giornata da lasciare l'auto a casa e andare ovunque a piedi, sotto il sole, con la giacca sottobraccio, i pollici infilati nelle tasche fischiettando senza troppo preoccuparsi d'altro.