Succhia Man

E' ormai arrivata l'ora di presentarvi un nuovo personaggio del nuostro sconclusionato e benassortito gruppetto. Questa persona, che per amor di privacy chiameremo Succhia Man, in realtà è con noi fin dall'inizio ma solo ora si è elevato a vette talmente ammirevoli da meritarsi menzione ufficiale in questa sede e linciaggio al pubblico ludibrio, se pur anonimo.

Stiamo parlando di un personaggio di prima categoria, qualcuno che ha evidentemente lavorato anni per costruirsi un atteggiamento e un modo di fare che forse non gli hanno portato la felicità, ma certamente nemmeno tanti amici. E' interessante partire dall'aspetto fisico perchè ci permette di inquadrare il soggetto a colpo d'occhio: di corporatura certo non minuta si muove come se volesse sparire dalla faccia della terra, come se volesse sempre restare nell'ombra casomai il mondo dovesse chiedergli una qualsiasi cosa. Cammina leggermente di lato, si stringe nelle spalle come per rimpicciolirsi, si avvolge nelo cappotto e si infila un cappellino stretto rigorosamente grigio scuro per passare meglio inosservato. Sarebbe forse anche un bell'uomo se l'aspetto dimesso e poco curato non lo facesse sprofondare nell'anonimato di quelle persone che il cervello porta a dimenticarsi anzitempo.

Il suo nuovo soprannome, Succhia Man, non è un ben poco politically correct riferimento a inclinazioni sessuali che in ogni caso non segue, bensì alla sua filosofia di vita: attaccarsi a una mammella e succhiare favori, piaceri, informazioni, consigli e soldi per poi, una volta che la mammella si secca, staccarsi in silenzio mettendosi alla ricerca della successiva. E' chiaro che la sua politica del basso profilo si lega strettamente a questa filosofia di vita scroccona che se fosse resa adeguatamente pubblica diventerebbe vana sprofondando nel ridicolo, se non nelle botte.

Lui comunque ci prova, se può intravedere uno spiraglio da cui guadagnarci personalmente qualche minima inezia anche a scapito, non solo della reputazione o delle buone relazioni con i colleghi, ma anche di possibili futuri guadagni ci si butta dentro salvo poi fare marcia indietro se dovessero profilarsi botte, metaforiche, in vista. Mai rinunciare al basso profilo.

Così non esita a rompere a suo comodo accordi con i colleghi, dopo ovviamente che questi hanno portato a termine la loro parte, non esita a farsi offrire consumazioni al bar da qualcuno dileguandosi prontamente tutte le volte che questo qualcuno fa velatamente notare che sarebbe ora di ricambiare almeno un po'. Ma certo, gli aperitivi a lui non interessano e accetta quelli offerti solo per non dispiacere l'offerente.

Non si parla, questo è ovvio, solo di cose materiali. Ad esempio è sempre il primo a girare la frittata sul lavoro per prendersi meriti guadagnati, a fatica, dai colleghi poi arrabbiandosi con questi ultimi quando il merito si dimostra più effimero di quanto lui credesse. Per lui la famosa formula "armiamoci e partite" usata da più di un generale si concretizza in mandare qualcun'altro a togliere le castagne dal fuoco con i superiori mentre lui nelle retrovie si prepara a scappare casomai l'attacco diventasse una ritirata o a raccogliere i meriti, perchè l'idea era ovviamente sua, se si vince la battaglia.

Complessivamente la sua strategia risulta vincente perchè quando una mammella di secca e lo scaccia lui ne trova un'altra che ha un po' di latte nuovo. La politica del basso profilo gli permette di farsi si riconoscere come un insicuro e un imbranato ma non come il profittatore patentato e in malafede che invece poi si rivela.

Mi pare di aver sparato piuttosto a zero, ma credetemi è tutto meritato. Se il famoso testina è un rompiscatole a breve termine, Succhia Man lo si dimostra a lungo termine e con premeditazione.