Befana all'Elba

Prima puntata

Coraggiosi e impavidi noi due valenti esploratori di terre lontane e mistiche, la profonda Toscana dai colli grigio verdi punteggiata di casolari abbandonati anche dai turisti americani nel cuore dell'inverno, dopo aver schivato con abile perizia e schietta determinazione auto a noleggio e last-minute a prezzo stracciato ci imbarchiamo sull'InterCity Trenitalia destinazione Piombino Marittina (con cambio a Campiglia, anch'essa marittina) per un fine settimana, con ponte festivo, all'insegna di mare e sole.

La fulgida, azzurra e limpida mattinata si apre come una benedizione di buoni presagi foriera di una splendente vacanza in cui il bagno a mare quasi pare una realtà realizzabile pur nel cuore del mite inverno toscano. La buona sorte ci perseguita, e miracolosamente i treni ci scaricano quasi in orario presso il molo di attracco dei traghetti che fanno la spola tra Piombino e l'isola d'Elba, abbiamo giusto il tempo di fare due biglietti per il passaggio ponte e l'attesa per la nave che ci porterà superando il braccio di mare fino alla nostra meta è breve.

A destinazione siamo accolti calorosamente da una desolazione di negozi, ristoranti e alberghi rigorosamente sprangati da cartelli "chiusura stagionale" o, alle volte, "si riapre a aprile". Perfino il punto informazioni turistiche è chiuso riassumendo in un sol colpo una filosofia di accoglienza e di attenzione verso l'odierna principale fonte di reddito dell'isola che pare tanto lungimirante quanto una talpa miope.

Ora certo non depongono a nostro vantaggio le vicine vacanze da poco passate ne la stagione invernale e poco adatta a bagni e sabbiature, ma bene o male oggi è una giornata di festa alle porte di un lungo ponte benedetto da un tempo stupendo, un mare idilliaco e una temperatura quasi primaverile. Così per festeggiare questa incredibile concomitanza di eventi l'intera isola offre addirittura un albergo aperto, dove per fortuna riusciamo a conquistarci l'ultima stanza in tempo per la notte.

Prima di scoprire tutto questo, fiduciosi e felici spendiamo bellissime ore su e giù per vicoli e scalinate di Portoferraio, graziosa cittadina ragiungibile tramite una galleria e protetta da un completo sistema di fortezze rinascimentali oggi riconvertite almeno in parte in parco aperto a coppiette e orsetti a ventosa che possano benedire con i loro baci la cttadina dall'alto ispirandosi al mare di giorno e alla luna di notte.

Rampe di scale collegano le stradine basse sul mare con la residenza napoleonica e con angoli vista mare di casette in pietra adorabili solo a guardarle. In piazza, un karaoke preannuncia un venerdi sera denso di canti, divertimento e chiassosa allegria isolana.