Due amici

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Due vecchi amici, seduti allo stesso tavolo, incontrati di nuovo dopo anni per il caso della vita che li porta in giro per il mondo a ritrovarsi domani dietro una birra con della musica di sottofondo a parlare, come se il tempo non fosse passato, come se si fossero lasciati solo ieri alla fermata dell'autobus invece che anni prima, con un addio.

Con la superflua complicità di una birra la stanchezza di una giornata di lavoro scivola via e i due amici sono di nuovo a casa, l'uno dell'altro, insieme. Non importa se intorno il mondo continua la sua strada, il tempo forma una piccola bolla delle dimensioni del tavolino che diventa il perno su cui gira la vita, ancorato ora e qui in un presente reale, condensa imprevista su un vetro come un fermo immagine controluce dai contorni nitidi e dallo sfondo sfuocato.

Poi l'otturatore scatta, l'immagine si scioglie, gli amici si alzano e con un bacio sulla guancia forte come uno schiaffo le vite ripartono, forse un po' più vicine questa volta, il tempo ricomincia a scorrere e le parole che i due si sono scambiati nell'eternità fugace dell'incontro imprevisto restano sospese ancora qualche istante nell'aria dissolvendosi nell'umido dell'autunno.

La ricchezza della vita è fatta da quello che le altre persone ci lasciano dentro.