L'aeroAutobus

Lufthansa...

Tra le varie frasi che non vorreste mai sentirvi dire quando siete su un

aereo, indubbiamente non al primo posto come "chi sa volare lo spieghi

velocemente agli altri" o "si cercano volontari per scendere e spingere" o

ancora "oggi cercheremo di battere il record di volo con un'ala sola", c'è

quella che sul volo di oggi ha fatto sobbalzare i passeggeri del piccolo

aeroplanino che collega, alle 9 del mattino, Francoforte con Torino: "se c'è

qualcuno a bordo che non vuole andare a Torino, è pregato di scendere".

Infatti, contati e ricontati i passeggeri, i conti non tornavano e risultava

imbarcato un passeggero in più. Ora il dubbio rimanente è: c'è un

clandestino, c'è un americano particolarmente grasso che occupa due sedili, o

c'è un passeggero che si diverte a spostarsi molto rapidamente tra un posto e

quello vicino ingannando l'hostess?

Inizia una spietata caccia al tagliandino giallo del check-in, la cosiddetta

boarding-pass. L'aereo si trasforma in un autobus in centro nell'ora di

punta: passeggeri che disperati danno la caccia a quel pezzetto di carta che

normalmente si butta appena seduti, l'hostes che gira per il corridoio

chiedendo, spietata, il biglietto e verificandone la corretta vidimatura. Con

un gesto carico di vergogna e imbarazzo, un distinto uomo di affari tedesco

poche file avanti a noi si alza e corre facendosi piccolo piccolo dal

capitano sventolando una boarding pass non ancora vidimata evidentemente

scordata in tasca al gate: le scuse, in tedesco ma comprensibili a tutti per

il tono remissivo, si concludono nell'accetazione del passeggero "misterioso"

e in un buffetto invece della multa che tocca al portoghese sull'autobus.