Riverbend Bluegrass Festival

fino al cuore della musica

Georgia, Irwin county, a metà strada tra Ocilla e Alapaha lungo la HW129 tra una insenatura dell'omonimo fiume (omonimo a Alapaha, non alla HW129) sperduto tra bianchi campi di cotone e boschi si tiene da più di venti anni il Riverbend Bluegrass Festival, amata e attesa kernesse musicale che incarna fino nell'anima l'essenza di questa musica, lo spirito rilassato e socializzante del Bluegrass, stile di vita prima ancora che stile musicale.

L'area del festival, ormai ci stiamo abituando, non è altro che un enorme prato disseminato di lunghissimi RV, i giganteschi camper degli americani, più un palco all'aperto su cui per tre giorni si alternano gruppi più o meno famosi, nuove speranze e vecchi nomi per intrattenere il pubblico tranquillamente seduto sulle sediole da campeggio schierate subito oltre.

L'ambiente, rilassato e familiare, rispecchia questa musica che nasce sui porticati delle case di campagna suonata per intrattenersi prima che intrattenere un pubblico, per stare insieme con gli amici un sabato pomeriggio e divertirsi prima che diventare famosi e incidere dischi. Chitarra, contrabbasso e catino rovesciato di sottofondo, banjo e violino (fiddle, per la precisione) qualche volta accompagnati da una fisarmonica a costruire le melodie e giocarci con creatività ricamando senza sosta sugli accordi e sul tema principale del pezzo. E' una musica sempre nuova a ogni giro, che nasce dalla fantasia e vive del piacere di suonare. Senza spartiti, senza canoni ma con una grande tradizione e una forte spiritualità.

Così i festival sono l'occasione per far respirare questa musica, basta allontanarsi dal palco e girovagare un po' tra gli RV dove improvvisati musicisti iniziano a suonare, una chitarra e un contrabbasso, una melodia presto arricchita da un banjo e un violino attirati dall'anima della musica stessa. Trovare l'affiatamento è un attimo, anche tra chi non si conosce, e le melodie pizzicate e veloci del bluegrass si sprigionano tra testi improvvisati o tradizionali con l'energia della passione e il cuore di chi fa della musica non una professione ma una vita. Se si è fortunati, mentre si acoltano questi preziosi e improvvisati concertini si può aggiungere una suonatrice di armonica con la sua cartuccera di strumenti o una suonatrice di catino rovesciato che, con un manico si scopa a tenere tesa una corda, si aggiunge al contrabbasso ravvivandone il suono.

Il cuore di questi eventi non è sul palco dove, pur bravi e famosi, i gruppi si alternano con le loro versioni congelate sugli spartiti di canzoni ma proprio tutto intorno tra la gente che suona per piacere, che accoglie chiunque condivida la passione: per suonare con loro o semplicemente per ascoltare per tre giorni o anche solo qualche ora.

Una luminosa luna e una meravigliosa stellata coronano la serata finale del Riverbend Bluegrass Festival 2006, noi lasciamo il prato con un leggero anticipo sulla fine della musica perchè la strada per tornare indietro è lunga.