Verso southern Washington

Di nuovo sulla strada, di nuovo tante miglia

Abbiamo salutato con dispiacere i nostri ospiti ma è ormai ora di ripartire in direzione sud. Da qualche ora abbiamo lasciato i boschi e la piacevole campagna intorno al Lake Roosevelt per le sterminate distese gialle di grano, sulla HW28 verso Odessa e poi verso Tri Cities. Una breve sosta per comperare della Pepsi gelata come compagna di viaggio in un buco di paesello chiamato Harrington composto di pochi edifici in mattoni rossi circondati da enormi e torreggianti silos per il grano e basse casette prefabbricate in legno. Ora, per miglia e miglia intorno a noi regna il nulla colorato di mille tonalità tra il giallo e il marrone.

I campi hanno ormai lasciato il posto a distese ondulate di arbusti e rocce scure dall'aspetto vulcanico. Una sosta lampo a Odessa per fare una foto al cartello in stile finto Tedesco e poi via, verso Soap Lake sempre lungo la HW28 dove salvo sporadici camion ci sembra di essere gli unici veicoli in movimento (e anche fermi se per questo).

Siamo completamente immersi, dopo Soap Lake, nella parte più rurale e conservativa dello stato, siamo su una strada secondaria che taglia diritta cone una riga per circa 25miglia la campagna desertica tra Soap Lake e Moses Lake. Miglia e miglia di strada dritta, il sole che picchia violento e la radio che vomita solo musica country su tutte le stazioni. Francesco tra poco sparerà alla radio in un attacco di odio furioso verso lo stile country. Tra i campi qualche twister piccolino solleva la terra scura cercando quasi di fare concorrenza al fumo di un incendio in lontananza che immette enormi colonne di fumo denso nell'aria.

La desolazione marrone ha lasciato posto per qualche miglia a una desolazione verde di campi di mais mentre attraversavamo Moses Lake lungo la HW17 in direzione ormai chiara e inequivocabile, di Tri Cities ovvero del complesso delle tre città di Kennewick, Pasco e Richland.

Le tre città sono un vero caos: si compongono di un intrecciarsi di aree residenziali annegate in un macello intricatissimo di svincoli tra le principali freeway che si intersecano proprio in città quasi al confine tra Washington e Oregon: la HW295, la HW182, la HW240 e la ORE82/Interstate 84.

Il motel dove abbiamo preso posto, dopo aver sbagliato un paio di volte la strada, ci ha accolto con calore e simpatia. Su tre chiavi che ci hanno dato solo una apre la porta e con fatica. La ragazza alla reception ha un accento veramente assurdo.

Dopo esserci spalmati per un po' sui letti, in fondo abbiamo macinato circa 300miglia (460km), abbiamo approfittato di un economico ristorantino nelle vicinanze, nel centro di Richland, dove ci siamo mangiati due grandi burger e due incredibili fette di torta piene di una crema al cocco e cioccolato ottime.

Ora siamo in un Motel Six, sistemazione economioca a meno di 25$ a testa comprensiva di frigo e microonde in una camera dotata di TV e aria condizionata molto apprezzata.

Tri Cities è zona vinicola e fa effetto vedere le distese di viti che invece di avvolgersi intorno a una dolce collina si stendono sulla pianura assolata e irrigata artificialmente pompando galloni di acqua dalle grosse riserve dei bacini dello stato. Oltretutto è bene ricordare che a poche miglia c'è il luogo dove hanno fatto i primi esperimenti atomici per il progetto Manhattan e dove in seguito hanno continuato a stoccare rifiuti radioattivi.

Domani ci aspetta una bella corsa lungo l'Oregon, verso sud, fino a Burns.

Davenport Odessa Verso Tri Cities