Apledorn, Palais Het Loo

Olanda

Oggi è la mia seconda giornata Olandese e per fortuna il tempo sta migliorando o perlomeno non ha piovuto per tutta la giornata anche se vedere il sole resta una utopia e una speranza per la giornata di domani, che abbiamo deciso di trascorrere ad Amsterdam visto che nel pomeriggio devo partire da lì per tornare a casa. La scorsa notte ho dormito bene, dopo aver visto in tv le ultime scene di un film piuttosto scemo chiamato Bad Attitudes al solito in lingua originale (Inglese) con i sottotitoli in olandese. Oggi siamo andati ad Apledorn, grosso centro poco distante da qui ma sembra che tutto in Olanda sia poco distante da tutto il resto, per visitare il palazzo reale di Het Loo, tuttora dimora della famiglia reale Olandese, costruito del diciassettesimo secolo. Il palazzo sorge poco fuori di Apledorn e lo si raggiunge da Ermelo attraversando una bella campagna composta da boschi fitti e con alberi molto alti e ombrosi misti ogni tanto ad un pò di quella brughiera violacea che c'è anche in Ermelo. Due autobus ci hanno portato li e dobbiamo ringraziare l'autista del primo che ci ha caricato anche se non eravamo alla fermata giusta. Subito all'ingresso del palazzo si possono visitare le vecchie stalle che sono state trasformate nel museo delle carrozze reali e delle divise degli stallieri, si può ad esempio trovare la carrozza con cui fu trasportata la salma della regina all'inizio del ventesimo secolo. Il palazzo è circondato da vasti giardini molto curati e colorati da molti fiori di ogni tipo, ornati con basse siepi perfettamente potate che formano complessi disegni geometrici sul suolo e delimitano i vari sentieri ghiaiosi. Le fontane si sprecano: praticamente l'intero giardino è un enorme gioco d'acqua con torrentelli coperti da botole di legno che scorrono sotto i vialetti. Ho visto il più grande gazebo della mia vita un piccolo labirinto alto almeno cinque metri completamente ricoperto di una rosa rampicante. Nel palazzo c'erano diverse mostre: una di fotografie, piuttosto medriocre, che rappresentava un secolo di vita della famiglia reale attraverso dieci tappe della durata di dieci anni l'una; poi una seconda mostra di stampe dell'epoca di William III, il conquistatore dell'Inghilterra, mostra molto bella ma illuminata male e poco godibile. Infine c'era una smisurata mostra di medaglie e riconoscimenti di tutti gli ordini cavallereschi e non di tutto il mondo; una mostra molto bella ma dopo cinque sale di croci medaglie e gagliardetti abbiamo cominciato ad essere piuttosto stanchi e stufi benchè non fossimo nemmeno a metà! La parte più bella della visita al palazzo sono le stanze ammobiliate della famiglia reale dei secoli diciottesimo e diciannovesimo, stanze scure e piccole ma arredate con sfarzo e ricchezza se pur più modeste delle sale del castello di Arundel. Il padre di Inge ci ha raccontato che l'altra ala del palazzo, quella che non si può visitare è ancora abitata dalla famiglia reale o almeno da parte di essa. Il palazzo è stato restaurato da poco e si vede infatti sembra una costruzione nuova, recente se non fosse per lo stile che ricorda molto le reggie reali Savoiarde del diciottesimo secolo. Anche qui come ad Arundel c'è un negozio nel castello ma al confronto questo è davvero triste perchè metà degli oggetti in vendita sono made in USA o sono gli stessi souvenir che si trovavano ad Arundel e quindi palesemente fuori posto.

Complessivamente la visita ci ha preso almeno cinque ore ma ne vale la pena, e il biglietto d'ingresso costa un terzo di quanto costi ad Arundel. Per fortuna al ritorno ci ha dato un passaggio il papà di Inge che lavora li vicino e passava di li in macchina però mi sarebbe piaciuto andare e tornare in bicicletta come Inge avrebbe fatto se fosse stata da sola e non avesse minacciato di piovere per tutto il giorno. Tra andare e tornare in bici ci avremmo messo un paio d'ore secondo la stima di Inge.

Stasera ho cercato informazioni sul mio viaggio di ritorno di domani perchè devo cambiare treno tra Paris Gare du Nord e Paris Bercy, stazione che sulle cartine non esiste. Con il senno di poi avrei dovuto cercare un altro aereo; avrei quasi sicuramente speso di meno e sarei arrivato senza troppi problemi, perchè questo cambio treno di sera mi preoccupa un pò. Credo che chiedendo informazioni in loco risolverò rapidamente il problema; resta sempre il problema di raggiungere l'altra stazione ma un ora e venti minuti di tempo dovrebbe essere sufficente. Spero di non avere troppe complicazioni.

Complessivamente quest'Olanda non mi sta lasciando molto entusiasta probabilmente è colpa dell'Inghilterra e delle sue stranezze, l'Olanda è molto più simile pur con tutte le sue differenze all'Italia di quanto non sia l'altro paese. Inoltre tre giorni per conoscere un posto sono pochi però se tornassi indietro non li baratterei con l'Inghilterra.

Una casa ad Apledorn Il giardino reale Una delle molte fontane Fiori del giardino