Bath
L'Inghilterra
Oggi siamo rientrati ad Hurstpierpoint, verso le sei e mezza di pomeriggio eravamo di nuovo a casa. Sono state almeno tre ore di guida, Alex ci teneva davvero ad andare a quel party. Sulla strada di ritorno da Bristol siamo passati a Bath e ci siamo fermati per una rapida visita del famoso centro termale dell'antica Roma. Bath ricorda molto Oxford ma più in piccolo almeno secondo l'opinione di Alex che non è però condivisa per nulla dal padre. Bath è un piccolo centro che vive di studenti e soprattutto di turismo grazie alle sue famose terme romane, al mercato coperto e al ponte con i negozi. Potrebbe sembrare un pò Pavia ma con dieci volte più turismo e molti meno studenti. E' famosa l'abazia di Bath che senza dubbio è una bella chiesa tuttavia assomiglia più ad una trappola per turisti che ad un luogo di culto e preghiera: dalla navata laterale si accede direttamente al negozio in cui si possono comprare libri opuscoli e souvenir (ma Gesù non disse via i mercanti dal tempio?) e ogni cinque metri nella chiesa ci sono occasioni per spellare soldi come le candele o le preghiere su commissione. Si potrebbe pensare ad una chiesa cattolica, ma invece è protestante! Vedere il protestantesimo e il cattolicesimo qui con i ruoli invertiti rispetto all'Italia mi dà una ulteriore conferma di come una religione non sia mai migliore di un altra, ma piuttosto sia la religione in se (parlo solo di religioni cristiane) a soffrire di inadeguatezza ai tempi moderni. Tornando a Bath, un'altra attrazione turistica sbandierata ai quattro venti è il ponte con i negozi da entrambi i lati un po' come Ponte Vecchio a Firenze solo che se quello italiano è un ponte questo è una passerella per superare un rigagnolo. Non è nemmeno suggestivo perchè è così corto che non ci si accorge nemmeno di essere su un ponte. Abbiamo poi continuato a girare per la città visitando il mercato coperto che è molto suggestivo e merita una veloce visita. Le famose terme Romane invece le abbiamo saltate perchè ormai faceva tardi e ci aspettava ancora il lungo viaggio di ritorno, però l'ultimo giro per la città ci ha regalato alcuni splendidi scorci fotografici sul fiume e sulla collina.
Il resto del viaggio di ritorno è stato veloce, per fortuna abbiamo trovato poco traffico. Abbiamo preso la Motorway 4 fino a Londra, poi siamo passati sulla M25 che è in pratica la tangenziale di Londra, abbiamo superato gli aereoporti di Heathrow e di Gatwick, e con nostra grande fortuna non abbiamo trovato molto traffico nemmeno li, infine ci siamo immessi sulla M23, per poche miglia fino all'imbocco della A23 per Brighton che però Alex ha preferito non percorrere in favore delle strade secondarie forse più tortuose e lente ma sicuramente meno stressanti e più varie dopo ore di autostrada. Siamo arrivati a casa per le sei e mezza, giusto in tempo per trovare il papà di Alex che stirava. Abbiamo avuto una buffa conversazione sulla ripartizione dei lavori domestici in casa di Alex davanti alla TV che ci propina un po' del PGA Golf Championship. Proprio pochi giorni fà il papà di Alex ha vinto il primo premi per il torneo di Agosto al golf club dove gioca, ora la statuetta è sulla mensola lungo le scale ed io oggi per guardarla ho tirato una notevole craniata contro il soffitto troppo basso.
Stasera, dopo cena, ho visto con Alex in camera sua un film chiamato Cruel Intentions. Questa volta sono riuscito a capire i dialoghi, in effetti ora il mio inglese è molto migliorato: riesco a capire quello che la gente intorno a me dice, il vero problema sono i modi di dire, le frasi fatte e le espressioni gergali che si usano moltissimo e che nessuno, ne a scuola ne e fuori, mi ha mai insegnato così devo imaprarli uno ad uno tipicamente dimenticandomeli cinque minuti dopo. Stasera ho anche chiamato Inge, l'amica Olandese che mi ospiterà tra pochi giorni, per definire i dettagli riguardo al mio arrivo ad Ermelo. Non mi ricordavo la sua voce che è molto gradevole oltre che assolutamente comprensibile nel suo inglese lento, rispetto a come lo parlano qui, e chiaro.
